S. GRAZIANI, J. BENASSI, A. SPRANZI, F. ROMANO, J. P. CORTES
Master in Photography / Viaggio in Italia
€ 25
Il progetto editoriale Master in Photography / Viaggio in Italia – formato da quattro fanzine fotografiche e due poster – raccoglie i risultati del 2021, 2022, 2023 di attività del Master in Photography dell'Università IUAV di Venezia, nella sua forma itinerante e sperimentale, che ha previsto una serie di residenze sul territorio italiano dedicate alla fotografia, pensate e strutturate insieme ai docenti ospiti, per rafforzare la relazione con il contesto e con il paesaggio sociale e naturale dell'Italia. Il Master in Photography propone un’esplorazione geografica, diventata anche metaforica, attraversando contesti diversi e territori distanti. Il gruppo, formato dai partecipanti, dai docenti e dalle persone incontrate nel percorso, ha formato un contesto di confronto e crescita permanente. Il progetto editoriale è una co-edizione tra Viaindustriae, ICCD, a+mbookstore, l'Università Iuav di Venezia e l'associazione culturale Master in Photography. Nel corso degli ultimi cinque anni l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione è divenuto un interlocutore prezioso per tutti i partecipanti, sia mettendo a disposizione il proprio archivio di fotografie che individuando una forma di permanenza – concettuale e concreta – delle esperienze svolte, attraverso queste pubblicazioni.
I quattro numeri pubblicati sono dedicati a quattro laboratori diversi; in ogni residenza i docenti hanno presentato un tema di indagine iniziale, da cui gli studenti hanno sviluppato un progetto personale. Tutte le residenze si sono svolte sempre attraverso un dialogo a più voci, in collaborazione con istituzioni e realtà diffuse nel territorio. Stefano Graziani e Emanuele De Donno hanno curato la residenza Roma subalterna, con l’obiettivo di indagare l’utopia di redigere una guida della città, attingendo a bibliografie inedite, modelli eso-editoriali, guide di quartiere della capitale, diari di avventura. Spettri, la pubblicazione dedicata a Villa Manin con Jacopo Benassi a cura di Saul Marcadent, ha previsto un percorso collettivo polifonico, dove la fotografia è da intendersi come linguaggio permeabile in aperto dialogo con la performance, il suono e il publishing. Filippo Romano con Paradigma naturale ha collocato la natura al centro del racconto, articolando una tassonomia di racconti per immagini, raccolti nella maniera più libera. Nello stesso numero, il laboratorio A Future Ruin di José Pedro Cortes presenta forse più esplicitamente degli altri una riflessione sul tempo: tutto nelle immagini comincia subito a essere una rovina, un istante (non decisivo) dove non si ritorna più. Senza preavviso, la fanzine dedicata a Gibellina, ospita la ricerca visiva di Alessandra Spranzi, che con il suo sguardo delicato si è soffermata a osservare alcuni aspetti ordinari della vita, cercando di individuare un proprio punto di osservazione possibile.